Imprese

Le imprese e i progetti di comunità

Fare bene impresa significa anche farlo in modo responsabile e sostenibile per il bene della comunità.
L’adozione di politiche di responsabilità sociale – RSI nei rapporti con i territori e le comunità locali può rappresentare per le aziende un’opportunità per:
Essere protagoniste del cambiamento e dell’innovazione per un futuro sostenibile, in linea con i 17 Obiettivi – SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU
Contribuire a generare sviluppo, coesione sociale e migliore qualità della vita nei territori in cui opera
Migliorare reputazione, politiche di marketing, fidelizzazione e percezione dell’impresa e del prodotto da parte di dipendenti, clienti, investitori
Favorire un clima aziendale positivo e maggiore motivazione grazie al dialogo e al coinvolgimento del personale.

La nostra esperienza di RSI per la comunità e il non profit (o terzo settore)
Abbiamo una solida esperienza pluriennale nello sviluppo di progetti e interventi per la comunità in partnership con le imprese, il terzo settore e le istituzioni sui temi del contrasto alle povertà, della vulnerabilità e inclusione sociale, della cittadinanza attiva, della sostenibilità ambientale, tra cui: 

Collaboriamo con le reti locali e regionale degli Empori solidali con oltre 300 aziende sostenitrici.
Abbiamo attivato percorsi di volontariato d’impresa, coinvolgendo i dipendenti in attività e progetti delle associazioni del territorio.

Progettiamo e facilitiamo collaborazioni tra profit e non profit, sostegno finanziario, messa a disposizione di spazi e beni, di competenze professionali a favore di progetti di comunità tra cui Ca’ Nostra a Modena – coabitazione di anziani con demenza; coinvolgimento delle aziende nelle iniziative di aiuto alla popolazione nell’emergenza covid-19.

Abbiamo attivato progettualità per l’inserimento lavorativo di giovani NEET.

Realizziamo studi e ricerche sulla RSI e formazione a imprese e terzo settore, avvalendoci anche delle docenze “pro bono” di professionisti (es. Università del Volontariato).   

Insieme alla imprese partner, abbiamo ricevuto riconoscimenti nazionali per le iniziative di RSI sviluppate (es. Granarolo Italian Fundraising Award, Premio Whirlpool “Vivere a spreco zero”, Sodalitas Social Award per l’Emporio Portobello).

Al servizio delle imprese, per sostenere le comunità
Grazie a operatori qualificati e forte radicamento nei territori, mettiamo a disposizione delle aziende che intendono impegnarsi a favore delle comunità in cui operano: 
PROGETTI DI RSI “CHIAVI IN MANO”, iniziative già esistenti da sostenere con risorse finanziarie, beni e spazi, competenze professionali e ore di volontariato: 
– Progetti di comunità del CSV, opportunità di sostenere i nostri progetti già attivi, affidabili, a forte impatto sociale su temi diversificati e con ampia risonanza mediatica, sviluppati e gestiti da noi o in partenariato con le associazioni e le istituzioni dei territori di Ferrara e Modena
– Iniziative e Progetti del Terzo settore ferrarese e modenese: è possibile richiedere un appuntamento con un operatore del CSV che indirizzerà alle tematiche di interesse dell’impresa e la metterà in contatto con le realtà attive sui territori.

CO-PROGETTAZIONE E CONSULENZA
Collaborazione all’ideazione e sviluppo di progettualità inedite, in linea con la mission e le esigenze aziendali, per rispondere ai bisogni sociali e alle istanze di sostenibilità delle comunità.
Sostegno a processi di stakeholder engagement, alla costruzione di partnership multi-attore con terzo settore, istituzioni, sistema educativo per creare valore condiviso nei territori.
Supporto alla gestione diretta e all’implementazione delle azioni progettuali attivate.

FORMAZIONE
Formazione e consulenza sulle potenzialità del Terzo Settore per lo sviluppo organizzativo delle imprese, gli aspetti fiscali e normativi (es. donazioni) e per l’implementazione di strategie e progettualità di RSI.

INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

Servizio di informazione e orientamento alle caratteristiche e bisogni delle comunità; alle realtà del Terzo Settore con cui le imprese potrebbero collaborare o che vorrebbero sostenere.  
Il nostro impegno nei progetti di RSI 
Ci impegniamo a promuovere e assicurare:
Efficienza ed efficacia: garantiamo professionalità nello sviluppo delle proposte progettuali e dei servizi; approccio pragmatico con obiettivi chiari, risultati concreti e misurabili; coordinamento e monitoraggio puntuali delle attività operative e amministrative-finanziarie.
Affidabilità e trasparenza: assicuriamo l’affidabilità delle progettualità che le imprese vogliono sostenere e delle realtà non profit con cui intendono collaborare, avvalendoci di processi di misurazione e rendicontazione dei dati economici e delle attività.
Impatto sociale: connessione ai bisogni reali delle comunità; attenzione a risultati quali-quantitativi significativi e misurabili.
Innovazione: risposte nuove, soluzioni inedite ai bisogni espressi dalle imprese e che emergono nei territori. 
Welfare generativo: proponiamo interventi che ottimizzano e rigenerano le risorse disponibili (umane, economiche) e responsabilizzano gli attori della comunità e chi riceve aiuto.
Sostenibilità: economica con l’impegno di tutti gli attori della comunità, continuità nel tempo.
Visibilità, sensibilizzazione: ampia diffusione e promozione sui media locali e nazionali, generalisti e di settore; forti connessioni con network istituzionali e del terzo settore; organizzazione e/o partecipazione a iniziative ed eventi di risonanza nazionale.  

Volontariato d’impresa

Il volontariato d’impresa è una proposta di volontariato /cittadinanza attiva con cui l’azienda e i dipendenti possono sostenere il non profit e la comunità attraverso uno scambio reciproco di saperi e di aiuti e che generano valore per  tutti i soggetti coinvolti

COME?
Le attività vengono pensate e organizzate tenendo conto gli obiettivi strategici e di sviluppo aziendali, gli interessi individuali dei lavoratori e le proposte e i bisogni della comunità di appartenenza.
Possono essere progettate per singoli e per gruppi, anche in funzione di specifici obiettivi di business e team training. 

ALCUNI ESEMPI POSSIBILI:
– volontari per 1 giorno: organizzazione di una o più giornate di volontariato
– competenze a disposizione: a seconda del bisogno e della proposta di volontariato si vanno ad individuare i dipendenti che hanno caratteristiche e competenze più adatte
– supporto/sostegno a progetti o attività del non profit
– co-progettazione di azioni in risposta a bisogni del territorio  

LA NOSTRA PROPOSTA – COME LAVORIAMO
Incontriamoci
Ogni azienda e ogni territorio portano storie, competenze e bisogni diversi: per pensare ad un percorso utile e arricchente per tutti vi proponiamo un incontro di conoscenza e approfondimento dal quale partire con una progettazione che ci veda concordi sugli obiettivi da raggiungere

Prendiamoci il giusto tempo
Spesso la fretta e l’urgenza portano a progetti che non soddisfano in pieno le diverse esigenze: prendiamoci il giusto tempo per pensare e programmare il progetto di volontariato d’impresa migliore sia per l’azienda e i dipendenti, che per la comunità – perché l’impegno e gli sforzi e che mettiamo in campo insieme siano veramente utili!

Progettiamo
Una volta compresi e condivisi il bisogno e la richiesta, vi accompagneremo nel definire la proposta migliore per voi e per la comunità nella quale vivete

Accompagnamento, valutazione e comunicazione
Durante il progetto sarà nostra cura accompagnare l’esperienza di volontariato e alla fine prevedere un follow up per raccogliere e riflettere sull’esperienza e i risultati.
Infine sarà promossa l’esperienza attraverso i nostri canali di comunicazione ed eventuali eventi che possiamo pensare insieme! 
Le buone prassi possono contagiare e vorremmo essere in buona compagnia per farlo!

VANTAGGI PER LE IMPRESE 
Rispetto al clima aziendale e alla collaborazione interna:
– sviluppo del lavoro di gruppo e processi di networking tra le varie funzioni
– miglioramento delle relazioni tra colleghi
– crescita della motivazione 
– conoscenza  e sviluppo di competenze manageriali e di intrapresa dei singoli grazie ad azioni pratiche da progettare e realizzare in pratica
– protagonismo nel coinvolgimento attivo in progetti di RSI/vol d’impresa
– soddisfazione e motivazione delle persone coinvolte nel fare qualcosa di utile per la comunità
– sollecitazione del pensiero creativo e innovativo
– consolidamento dell’immagine e del brand istituzionale verso l’esterno
– incremento del consenso e della visibilità presso la comunità locale

Vantaggi fiscali-economici
– Deducibilità e detraibilità fiscale della cessione temporanea di personale a favore di Enti del Terzo Settore
– sviluppo inaspettato di partnership sul territorio

E’ POSSIBILE ANCHE condividere un progetto di VOLONTARIATO VIRTUALE

VANTAGGI PER GLI ETS E PER LA COMUNITÀ
– Promozione e diffusione della propria mission in contesti diversi rispetto rispetto ai propri ambiti abituali
– aumento delle risorse e delle competenze per affrontare i bisogni sociali sempre più complessi e consistenti
– innovazione e miglioramento dell’efficacia degli interventi, anche grazie alla collaborazione con altri partner
– acquisizione di nuovi volontari
– sviluppo economico, sociale e culturale del proprio contesto
– creazione e sviluppo di relazioni sociali e partnership tra cittadini, associazioni, imprese

PER APPROFONDIRE 
“Volontariato d’impresa: una guida pratica per la collaborazione tra profit e nonprofit  fondazione sodalitas”

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Aspetti normativi e fiscali

Volontariato d’impresa – Donazioni di prestazioni di lavoro dei propri dipendenti
L’impresa può anche decidere di donare temporaneamente tempo e prestazioni del proprio personale dipendente.
Le spese relative all’impiego di lavoratori dipendenti, assunti a tempo indeterminato, utilizzati per prestazioni di servizi erogate a favore di ONLUS, sono oneri deducibili nel limite del cinque per mille dell’ammontare complessivo delle spese per prestazioni di lavoro dipendente, così come risultano dalla dichiarazione dei redditi.

La normativa al momento non ha esteso questo beneficio a tutti gli enti del terzo settore, ma rimane una previsione valida solo per le onlus, che inoltre sono un soggetto destinato a sparire con la piena attuazione della riforma del terzo settore.

E’ sempre opportuno che il donatore si rivolga al proprio commercialista, consulente fiscale o patronato di fiducia per individuare le modalità di donazione più idonee e confacenti alla sua situazione ed alla eventuale possibilità di fruizione dell’agevolazione fiscale.

Donazioni 
L’impresa può donare denaro o merci che permettono di sostenere concretamente un ente del terzo settore “adottato” dall’impresa.
Le donazioni possono essere effettuate direttamente dall’impresa oppure l’impresa potrebbe sollecitare i propri dipendenti o la rete dei propri contatti ad effettuare donazioni a favore dell’ente “adottato”.
E’ possibile anche promuovere il meccanismo del payroll giving, che prevede di donare un’ora di lavoro attraverso una donazione fissa mensile sullo stipendio dei dipendenti con l’attribuzione diretta al dipendente delle agevolazioni fiscali legate alla donazione.
Le donazioni agli enti del terzo settore sono detraibili dal reddito delle persone fisiche o deducibili sia per le persone fisiche che per gli enti.

Donazioni in denaro
Detraibilità per le persone fisiche 
Le donazioni ad enti del terzo settore non commerciali sono detraibili dalle imposte sul reddito delle persone fisiche nel limite del 30%, aumentato al 35% se effettuate a favore di organizzazioni di volontariato per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.

Deducibilità per persone fisiche ed enti 
Le erogazioni liberali effettuate da persone fisiche, enti e società sono deducibili dal reddito complessivo netto costituente base imponibile ai fini del calcolo delle imposte del soggetto erogatore nel limite del 10% del reddito fiscale complessivo dichiarato.
Deducibilità e detraibilità non sono cumulabili.

Come 
Le donazioni in denaro per fruire delle agevolazioni devono essere fatte tramite banca o posta o altri strumenti di pagamento tracciabili.

Donazioni in merci 
Anche le donazioni in merci danno agevolazioni fiscali per le persone fisiche e le imprese che le fanno. 

Detraibilità per le persone fisiche 
Le donazioni in natura ad enti del terzo settore non commerciali sono detraibili dall’imposta lorda calcolata sul reddito delle persone fisiche nel limite del 30%,  aumentato al 35% per le organizzazioni di volontariato per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.

Deducibilità per persone fisiche ed enti 
Le erogazioni liberali in natura effettuate da persone fisiche, enti e società sono deducibili dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.
Deducibilità e detraibilità non sono cumulabili.

Come 
Le donazioni devono essere utilizzate dal soggetto del terzo settore per lo svolgimento dell’attività statutaria, ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e quindi in conformità delle proprie finalità istituzionali.
Il valore del bene donato va quantificato:
– attraverso il valore normale del bene 
– per i beni strumentali con il residuo valore fiscale al momento della donazione
– per le rimanenze con il valore minore tra il valore normale del bene e la valorizzazione di cui all’art. 92 del Tuir 
– in ipotesi diverse e se non è possibile quantificarlo altrimenti, ovvero per importi superiori ai 30.000 euro, è necessario che il donatore acquisisca una perizia giurata di stima con data non anteriore a 90 giorni prima del trasferimento del bene.

L’erogazione liberale in natura deve risultare da atto scritto contenente la dichiarazione del donatore recante la descrizione analitica dei beni donati, con l’indicazione dei relativi valori, nonché la dichiarazione del soggetto destinatario dell’erogazione contenente l’impegno ad utilizzare direttamente i beni medesimi per lo svolgimento dell’attività statutaria, ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

A chi 
Le donazioni devono essere a favore di enti del terzo settore non commerciali iscritti al Registro unico del terzo settore.
Fino all’istituzione del registro unico la disciplina si applica ad organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e onlus iscritte nei rispettivi registri.

Donazioni nell’ambito della Legge antisprechi (l.166/2016)
Deducibilità per enti 
I beni rientranti nella normativa anti sprechi (eccedenze alimentari, medicinali e altri prodotti espressamente indicati) ceduti gratuitamente, per il donante sono completamente deducibili dal reddito ai fini Ires e non soggetti ad Iva (è richiesta la semplice emissione documento di trasporto DDT (DPR472/36) o documento equipollente) con mantenimento della detrazione sugli acquisti relativamente a quei beni.

A chi 
I destinatari delle donazioni di eccedenze alimentari e farmaceutici possono essere soggetti del terzo settore ed enti pubblici che li utilizzino in conformità alle finalità istituzionali, e ne realizzano  l’effettivo utilizzo diretto a fini di solidarietà sociale senza scopo di lucro-

Come 
Impresa cedente
Per ogni cessione l’impresa cedente deve predisporre un documento di trasporto numerato progressivamente che indichi:
– Cedente
– Cessionario
– Incaricato del trasporto
– Qualità quantità o peso beni ceduti

Inoltre essa deve inviare un apposita comunicazione telematica all’amministrazione finanziaria o ai comandi del corpo della guardia di finanza riepilogativa delle cessioni effettuate in ciascun mese, entro il giorno 5 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le cessioni, qualora i beni superino il valore di Euro 15.000, per ogni singola cessione.
Sono esonerate dall’obbligo di comunicazione le eccedenze alimentari facilmente deperibili.

Ente beneficiario
Il soggetto beneficiario effettua un’apposita dichiarazione trimestrale di utilizzo dei beni ceduti, da conservare agli atti dell’impresa cedente, con l’indicazione degli estremi dei documenti di trasporto ad ogni cessione, e in cui attesti il proprio impegno a utilizzare direttamente i beni ricevuti in conformità alle finalità istituzionali, e che, a pena di decadenza dai benefici fiscali previsti dal presente decreto, ne realizzi l’effettivo utilizzo diretto a fini di solidarietà sociale senza scopo di lucro.

Caused Related Marketing 
L’  impresa può decidere anche di sostenere un ente del terzo settore con una campagna di marketing sociale mirata attraverso cui abbinare la propria azienda a un determinato progetto sociale ad esempio impegnandosi a donare un determinata somma per ogni acquisto di un certo prodotto o pubblicizzando il progetto e l’ente  presso i propri clienti e fornitori a fini di raccolta fondi.

Il caused related marketing può assumere varie forme,  permette alle imprese di avere un ritorno d’immagine positivo e, a seconda delle forme che assume, quando prevede una donazione legata ad ogni acquisto, si accompagna ai benefici previsti per le donazioni.